Articoli da mondo dell’Osteopatia

POSSIBILI CAUSE DI DOLORE ALLA SPALLA

POSSIBILI CAUSE DI DOLORE ALLA SPALLA

Introduzione

La spalla è una regione molto complicata del corpo. È un complesso di articolazioni con un alto grado di mobilità ma con stabilità piuttosto scarsa.
Il complesso articolare è coinvolto in molti movimenti, sia nella vita quotidiana che nello sport ed è quindi suscettibile a diversi tipi di lesioni ripetitive e da uso eccessivo.
La spalla è ben progettata e i meccanismi articolari consentono il posizionamento, il funzionamento e il controllo della mano davanti al corpo dove abbiamo il nostro spazio di lavoro visivo.
La spalla è particolarmente adatta a questo scopo a causa dei vincoli ossei minimi e degli elaborati attacchi dei tessuti molli che consentono un ampio grado di libertà e un raggio di movimento multiplanare in corrispondenza dell’articolazione.
Questo vantaggio sul movimento della spalla si ottiene sacrificando la stabilità intrinseca, il che spiega perché l’instabilità è una caratteristica comune della patologia della spalla.
Il complesso della spalla è costituito da tre articolazioni e un’articolazione che funzionano in modo preciso, coordinato e sincrono.

Problemi meccanici

L’articolazione sternoclavicolare
L’articolazione acromioclavicolare
L’articolazione gleno-omerale
Lacrima di Labrum
Sindrome da conflitto subacromiale (SIS)
Spalla del nuotatore
Lesione di Hill-Sachs
Lesione di Bankart
Fratture dell’omero
Lesioni dei tessuti molli
Borsite subacromiale
Tendinopatia del bicipite
Sindrome della spalla congelata
Sindrome dello stretto toracico (TOS)

Problemi vascolari

Sindrome della vena cava superiore
Sindrome da furto succlavia
Problemi neurologici
Stenosi cervicale
Dolore riferito proveniente dalle articolazioni delle faccette cervicali
Overstretch o compressione del plesso brachiale
Nevralgia cervicobrachiale
Dolore riferito viscerosomatico alla spalla

Problemi metabolici

Sindrome dolorosa regionale complessa (CRPS)
Condromatosi sinoviale
Necrosi avascolare della testa omerale

Degenerativo

Osteoartrosi
Osteocondrite dissecante

Problemi reumatici

Artrite reumatoide – RA
Infezioni articolari
Artrite settica

LESIONE OSTEOPATICA

LESIONE OSTEOPATICA

è l’associazione di due o più disfunzioni che limitano la libertà di movimento dl corpo: mobilità articolare , vaso motricità, visceromotricitàè, coduzione nervosa, liquido cerebro spinale.
Questa perdita di mobilità può essere dovuta a:
• Un trauma meccanico:una caduta o un trauma contusivo al rachide cervicale può causare a vertebra che si blocca meccanicamente su un’altra vertebra.

La vertebra si fissa in una posizione specifica e non torna più indietro. In osteopatia, una lesione traumatica è chiamata lesione monolitica e la lesione è descritta meccanicamente rispetto alla vertebra sottostante.

La descrizione della lesione è sempre la posizione in cui la vertebra è fissata sulla vertebra sottostante. Le strutture che fanno sì che la vertebra rimanga nella posizione lesionale possono differire. Può essere uno spasmo muscolare locale che mantiene la vertebra in posizione lesionale.

Può anche essere una o più faccette articolari bloccate meccanicamente. Quando il disco intervertebrale è danneggiato, anche questo può essere parte del fattore di fissaggio.

• Un gruppo muscolare ipertonico:quando un segmento vertebrale è ipertonico a causa di un elevato carico afferente dal relativo dermatomo, neurotomo o sclerotomo. Il miotomo del segmento è in uno stato di alto tono muscolare. Questo alto tono muscolare può fissare progressivamente una o più vertebre in posizione lesionale. In osteopatia questa è chiamata lesione di gruppo poiché per lo più sono coinvolte più di due vertebre.

• Cambiamenti nella troficità:dei tessuti molli circostanti come legamenti, capsule articolari e muscoli. Nel caso della scoliosi, ad esempio, la scoliosi può irrigidirsi a causa delle alterazioni del trofismo e causare la perdita di mobilità di una o più regioni vertebrali. In osteopatia, questo tipo di lesione è anche chiamato lesione di gruppo.

La differenza tra una lesione di gruppo causata dall’afferenza neurologica e da alterazioni del trofismo è che nel caso dell’afferenza neurale tutti i tessuti circostanti (periostio, muscoli, pelle) saranno più o meno dolorosi alla palpazione provocatoria. Non c’è dolore palpatorio nelle lesioni causate da cambiamenti nel trofismo.
• Dolore:quando muoversi in una certa direzione è molto doloroso, la lesione è chiamata lesione antalgica. In questo caso la causa del dolore può essere un’infiammazione dei tessuti molli o di una faccetta articolare, discite, neurite, infezione o frattura. Se osserviamo la postura di un tale paziente, la postura sarà lontana dall’irritazione.

• Nota:è importante che l’osteopata distingua tra i diversi tipi di lesioni per intraprendere le azioni appropriate, indirizzare il paziente, trattare con manipolazione, trattare con mobilizzazione, trattare i viscerali ecc.

Le lesioni del rachide cervicale possono non solo causare disturbi e dolore locali, ma possono anche influenzare la funzione degli organi correlati al segmento.
http://www.agopuntura.to.it/wp-content/uploads/2014/03/Atti-AMIAR-2012.pdf#page=37
 
Interessante e in particolare la parte: Approccio osteopatico alle sindromi vertiginose che trovate nell’indice del pdf riassuntivo del convegno:
 
AGOPUNTURA E MNC NELLE PATOLOGIE DEL CAPO E DEGLI ORGANI DI SENSO

Schema di intervista

Di seguito uno schema di intervista che potrete utilizzare nel download la versione pdf e word:

Schema di Intervista

oppure puoi visualizzare l’anteprima:

SCHEMA DI INTERVISTA

L’ESAME SOGGETTIVO
L’esame soggettivo viene di solito pensato come l’intervista al paziente».
Usualmente è inteso a fornire una banca dati di informazioni, importante per determinare la necessità di un invio del paziente al medico o per indicare la direzione del trattamento terapico.
L’esame soggettivo deve essere condotto in modo completo e organizzato.
E composto da varie parti, raccolte attraverso il processo d’intervista:
1. Storia Familiare e Personale:
età e invecchiamento
storia medica pregressa
stato generale di salute
esami medici/interventi chirurgici precedenti
ambiente lavorativo
segni vitali
2. Parte centrale dell’intervista:
storia della malattia attuale
valutazione del dolore e dei sintomi
trattamento medico e farmacologico
livello attuale di forma fisica
storia relativa al sonno
stress
domande speciali per donne e uomini.
MOLTO IMPORTANTE:
le informazioni condivise nei miei post solo solo una raccolta di informazioni prese dai libri a cui faccio riferimento talvolta riassunti in schemi ma NON FARINA DEL MIO SACCO!!!
Il mio contributo è solo volto a cercare tutti insieme una standardizzazione che possa unirci nello svolgere la professione.
LA DIAGNOSI SPETTA SOLO E SOLTANTO AL MEDICO.
Questi post fanno parte di un lavoro più ampio per fornire ai terapisti uno strumento preciso che possa dare indicazioni se vi siano controindicazioni al trattamento terapico.
Scrivo questo dopo il prezioso consiglio di un medico specialista mio amico.
Questo deve assolutamente evitare all’utente comune di farsi autodiagnosi.
PER I POST PRECEDENTI QUI: https://borisania.com/blog/
RICORDO CHE: i miei interventi non vogliono insegnare ai colleghi nulla ma piuttosto richiedere il loro contributo per arricchire e migliorare la nostra professione!!! Sono ben accetti interventi costruttivi….
N.B.:I contenuti esposti in questo sito hanno solo uno scopo didattico, l’autore declina qualsiasi responsabilità dall’utilizzo di queste informazioni.

Diagnosi Differenziale Osteopatica

Finita la prima parte

ANAMNESI DEGLI APPARATI

buona lettura oppure scarica direttamente dal seguente link:

DIAGNOSI DIFFERENZIALE OSTEOPATICA 1.9 def 1.0.pdf
Un abbraccio
Boris
DIAGNOSI DIFFERENZIALE OSTEOPATICA 2.0 DEF

CAUSE DEL DOLORE TORACICO

 

CAUSE NEUROMUSCOLOSCHELETRICHE

Sindrome di Tietze

Costocondrite

Ipersensibilita del processo xifoideo, xifodinia 

Sublussazione delle articolazioni intercostali inferiori

Punti trigger

Mialgia

Frattura costale, dislocazioni costocondrali 

Disturbi del rachide cervicale

Neurologiche:

– nevrite intercostale, radicolare

– Herpes zoster

– irritazione della radice nervosa dorsale

– sindrome dello stretto toracico

Dolore post-operatorio

Seno:

– mastodinia

– punti trigger

– trauma

 

CAUSE SISTEMICHE

 

Cancro

Tumori mediastinici

Cardiache

Ischemia miocardica (angina) 

Pericardite

Infarto miocardico

Aneurisma dissecante dell’aorta 

Aneurisma aortico

Stenosi o rigurgito aortico 

Prolasso della valvola mitrale* 

Pleuropoimonari

Embolia polmonare Pneumotorace

Ipertensione polmonare

Cuore polmonare

Polmonite con pleurite

Epigastriche/del tratto gastrointestinale superiore 

Esofagite*

Spasmo esofageo*

Ulcere dell’alto tratto intestinale Colecistite

Pancreatite

Seno

Modificazioni fibrocistiche Alterazioni mestruali

Tumore al seno

Ascesso

Mastite

Problemi di allattamento

Altre

Anemia

Malattie reumatiche

Ansia*

Usodi cocaina

Steroidi anabolizzanti Fibromialgia

* Alleviato dalla nitroglicerina in quanto rilassa la muscolatura liscia.

 

LA DIAGNOSI SPETTA SOLO E SOLTANTO AL MEDICO.
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INDIZI CHE SUGGERISCONO DOLORE ALLA SCHIENA SISTEMICO

GENERALE
Età inferiore ai 20 anni e superiore ai 45 anni senza una storia positiva per un evento scatenante
Dolore notturno alia schiena
Dolore che costringe il paziente a muoversi continuamente o che lo fa raggomitolare nella posizione seduta
Dolore alia schiena associato a sintomi costituzionali: fatica, nausea, vomito, diarrea, febbre, sudorazioni
Dolore alia schiena associato a inspiegabile calo ponderale
Dolore alia schiena associato a estrema debolezza negli arti inferiori, intorpidimento nell’inguine o nel retto o difficolta a controllare la funzione vescicale o intestina- le (sindrome della cauda equina)
Dolore alia schiena a insorgenza e progressione insidiose (si ricordi di valutare gli abusi sessuali non ripor- tati o gli abusi fisici)
Dolore sacrale in assenza di una storia di trauma (ad es. cadute, abusi o rapporti anali) o sovraccarico funzionale Dolore alia schiena che non si riduce in posizione sdraiata
Dolore alia schiena che non si modifica con I’attività e lo sforzo fisico
Dolore alia schiena che si riduce sedendosi con la
schiena eretta e piegandosi in avanti (pancreas)
Dolore alia schiena accompagnato da interessamento
articolare multiplo (patologia gastrointestinale), artrite reumatoide, fibromialgia) o da rigidità mattutina di lunga durata (spondiloartropatia)
Dolore alia schiena grave e persistente con movimento completo e indolore della colonna
Per le donne. Dolore lombare improvviso, localizzato, che non diminuisce nell’arco di 10 giorni-2 settimane nelle donne che hanno superato la menopausa e che non assumono la terapia ormonale sostitutiva (osteoporosi con frattura da compressione).
STORIA MEDICA PREGRESSA
Storia pregressa di cancro, morbo di Crohn o ostruzione intestinale
Uso prolungato di antinfiammatori non steroidei (emorragia intestinale), steroidi o immunosoppressori (causa d’infezione)
Storia recente o pregressa di infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie o polmonite
Storia recente di intervento chirurgico, specialmente in caso di dolore alia schiena che dura da 2 a 8 settimane dopo la discectomia (infezione dello spazio discale)
Storia di osteoporosi e/o frattura da compressione vertebrale pregressa
Storia di soffio al cuore o valvola protesica in un paziente anziano che accusa attualmente dolore alia schiena di causa sconosciuta (endocardite batterica)
Storia di claudicazione intermittente e cardiopatia in un uomo con un dolore medio-lombare profondo; si valuti se e presente una massa addominale pulsante ( aneurisma aortico addominale)
Storia di patologie associate a ipercalcemia, come il perparatiroidismo, il mieloma multiplo, l’osteoporosi senile, l’ipertiroidismo, la malattia di Cushing o la malattia tubulare renale specifica che non appaiono con dolore alia schiena che si irradia al fianco o alia cresta iliaca.
GASTROINTESTINALE
Dolore addominale e dolore alia schiena allo stesso livello (può verificarsi simultaneamente o alternativamente); si controlli la storia relativa a patologie gastrointestinali o i segni e i sintomi associati
Dolore alia schiena associato a dolore addominale a un livello inferiore rispetto al dolore alia schiena (si ricerchi la fonte a livello della schiena)
Dolore alia schiena associato ai pasti (aumento o diminuzione dei sintomi)
Dolore alia schiena accompagnato a pirosi o alleviato dagli antiacidi
Segni e sintomi associati (disfagia, odinofagia, melena, sazietà precoce con calo ponderale, dolorabilità sul punto di McBurney, segni dell’ileopsoas o dell’otturatore positivi, diarrea con sangue)
Dolore sacrale che si manifesta quando viene stimolato il retto, come durante la defecazione oppure con il passaggio di gas e alleviato dopo ciascuno di questi eventi.
CARDIOVASCOLARE
Dolore alia schiena descritto come pulsante
Dolore alia schiena accompagnato da dolore alia gamba, alleviato stando in piedi o a riposo
Dolore alia schiena presente in tutte le posizioni della colonna vertebrale e che aumenta con lo sforzo
Dolore alia schiena accompagnato da una sensazione di pulsazione o da un polso addominale palpabile Lombalgia, dolore pelvico e/o di gamba con modificazioni della temperatura da una gamba all’altra (il lato interessato e più caldo: occlusione venosa o tumore; il lato interessato e più freddo: occlusione arteriosa)
Lesione alia schiena verificatasi durante il sollevamento di pesi in un paziente con cardiopatia nota o una storia pregressa di aneurisma
RENALE/ UROLOGICO
II dolore renale e uretrale viene avvertito attraverso i dermatomeri T9-L1
II dolore alia schiena avvertito a livello dei reni può essere causato da cancro alle ovaie o ai testicoli
II dolore alia schiena e alia spalla sia simultaneo sia al- ternato, può essere di origine renale o urologica
Segni e sintomi associati (ematuria, febbre, brividi, aumento nella frequenza della minzione, difficolta a iniziare o mantenere il flusso dell’urina, dolore testicolare negli uomini) Si valuti la dolorabilità dell’angolo costovertebrale;
il dolore è influenzato dalle modificazioni della posizione? (Dolore pseudo-renale)
Storia di caduta traumatica o colpo o sollevamento traumatico (muscoloscheletrico)
GINECOLOGICO
Storia positiva per la presenza di disturbi ginecologici attuali (ad es. retroversione dell’utero, cisti ovariche, fibromi uterini, endometriosi, malattia da infiammazione pelvica, abuso sessuale/incesto, dispositivi contraccettivi uterini, pluriparietà con parto prolungato o utilizzo di forcipe)
Segni e sintomi associati (mestruazioni irregolari o assenti, dolorabilità del seno, nausea e vomito ciclici, stipsi cronica, secrezioni vaginali, emorragia uterina anomala o emorragia nelle donne nel periodo post-menopausa)
Lombalgia e/o dolore pelvico che si sviluppa subito dopo un ciclo mestruale saltato; la pressione sanguigna può essere bassa in modo significativo e vi può essere dolore alia spalla in concomitanza al verificarsi dell’emorragia (gravidanza ectopica)
NON ORGANICO (Psicogenico)
Diffusa dolorabilità alia schiena con reazione eccessiva alia palpazione superficiale
Si valutino i segni non organici come il carico assiale (pressione verso il basso sulla testa) o la rotazione spalla/anca (il paziente ruota la spalla e le anche con i piedi fissi)
Dolore regionale, intorpidimento, debolezza, disturbi sensitivi
ONCOLOGICO
Dolore lombare con estrema debolezza degli arti inferiori senza dolore, con arco complete di movimento, ma una storia recente di sciatica
Differenze di temperatura: il lato interessato e più caldo quando il tumore interferisce con i nervi simpatici
Segni e sintomi associati: significativo calo ponderale, dolore notturno che disturba il sonno;
estrema fatica; sintomi costituzionali come febbre, sudorazioni; sintomi dipendenti da altri organi/apparati come modificazioni urinarie (urologico) tosse e dispnea (polmonare); meteorismo intestinale o diarrea con sangue (gastrointestinale)
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LOMBALGIA: SINTOMI E CAUSE

SINTOMl – CAUSA POSSIBILE
Dolore notturno che non si riduce con il riposo o il cambiamento di posizione – Tumore
Febbre, brividi, sudorazioni – Infezione
Dolore lombare pulsante e incessante – Aneurisma aortico
Dolore addominale che si irradia alia porzione di mezzo della schiena – Pancreatite, malattia gastrointestinale, ulcera peptica
Rigidità mattutina che migliora nella giornata – Artrite infiammatoria
Dolore agli arti inferiori che aumenta camminando e diminuisce stando in piedi fermi – Claudicazione vascolare
Dolore agli ari inferiori che aumenta camminando e rimane uguale stando in piedi fermi, ma diminuisce sedendosi – Claudicazione neurogena
Intorpidimento a “calza-guanto” – Claudicazione neurogena
Dolore globale – Dolore riferito, dolore non organico
Dolore alia schiena di lunga durata aggravato dall’attività – Dolore non organico
Dolore che aumenta in posizione seduta – Decondizionamento
Ristretta fascia di dolore tagliente che si irradia in basso sotto al ginocchio – Dolore discogenico, Ernia del disco
Dolore vertebrale cronico (lavoro non soddisfacente/vita casalinga) – Stress
Mai di schiena collegato con una lesione specifica – Stiramento o distorsione
Mai di schiena in giovani atleti – Epifisite, malattia discogenica giovanile, spondilolisi o spondilolistesi.
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Sede del dolore sistemico toracico/scapolare

Le origini sistemiche del dolore muscolo scheletrico che si manifesta nella colonna toracica (vedi schema precedente e successivo) sono di solito accompagnate da altri sintomi costituzionali e da altri sintomi associati. Spesso i sintomi associati si sviluppano in seguito all’iniziale esordio del mal di schiena e il paziente può non correlarli al mal di schiena e quindi può non menzionarli.

La stretta vicinanza della colonna toracica al polmone e agli organi della respirazione necessita di un’attenta valutazione dei sintomi pleuropolmonari in chiunque accusi dolore alia schiena da causa sconosciuta o abbia problemi di cancro pregressi o polmonari cronici. II dolore toracico può anche essere riferito dai reni, dai dotto biliare, dall’esofago, dallo stomaco, dalla cistifellea, dai pancreas e dai cuore.

ORIGINE SISTEMICA – SEDE

Cardiaca

Infarto miocaradico – Colonna mediotoracica

Polmonare

Polmonite basilare –        Porzione superiore destra della schiena
Empiema –            Scapola
Pleurite –               Scapola
Pneumotorace –    Scapola omolaterale

Renale

Pielonefrite acuta –  Angolo costovertebrale (posteriormente)

Gastrointestinale

Esofagite – Porzione intermedia della schiena tra le scapole
Ulcera peptica: dello stomaco/duodenale – Dalla sesta alia decima vertebra toracica
Malattia della cistifellea – Porzione intermedia della schiena tra le scapole;
Colica biliare – porzione superiore della scapola destra o area sottoscapolare; porzione intermedia della schiena tra le scapole; aree interscapolare o sotto- scapolare a destra
Carcinoma pancreatico  –  Mediotoracico o colonna lombare

Altro

Acromegalia – Mediotoracico o colonna lombare

Cause viscerogene di cervicalgia e mal di schiena

CERVICALE

Cancro:

Lesioni metastatiche (leucemia, maiattia di Hodgkin)
Tumori cervicali ossei o midollari
Cancro del polmone
Cancro dell’esofago

Cardiaca:

Angina
Infarto miocardico

Polmonare:

Tumore di Pancoast Irritazione tracheo-bronchiale

Renale:

Nessuna

Gl*(gastrointestinale):
*Sebbene tali sistemi siano separati anatomicamente, i disturbi associati con uno qualsiasi dei sistemi gastrointestinali, epatico e biliare, sono riuniti sotto quello gastrointestinal a causa delle correlazioni presenti tra loro.

Esofagite
Cancro esofageo

Ginecologica:

Nessuna

Altro:

Osteomielite vertebrale
Ascesso retrofaringeo 

TORACICA/ SCAPOLARE

Cancro:

Tumori mediastinici Estensioni metasta- tiche
Cancro pancreatico

Cardiaca:

Angina
Infarto miocardico Aneurisma aortico

Polmonare:

Disturbi pleuropolmonari:

– infezione respiratoria virale
– empiema
– pleurite
– pneumotorace

Renale:

Pielonefrite acuta
Maiattia renale

Gl*(gastrointestinale):

Esofagite (grave)
Spasmo esofageo
Ulcera peptica
Colecistite acuta
Colica biliare
Malattia pancreatica

Ginecologica:

Nessuna

Altro:

Acromegalia

LOMBARE

Cancro:

Lesioni metastatiche
Cancro della prostata
Cancro dei testicoli
Cancro pancreatico

Cardiaca:

Aneurisma aortico addominale
Endocardite

Polmonare:

 Nessuno

Renale:

Disturbi renali:
– pielonefrite acuta
– ascesso perinefritico
– nefrolitiasi
– colica ureterale
– infezione dell’apparato urinario

Gl*(gastrointestinale):

Piccolo intestino:
– ostruzione (neoplasia)
– sindrome dell’intestino irritabile
– morbo di Crohn Maiattia pancreatica

Ginecologica:

Disturbi ginecologici

Altro:

Tubercolosi spinale (rara)

SACROILIACA/ SACRALE

Cancro:

Lesioni metastatiche
Cancro della prostata

Cardiaca:

Endocardite

Polmonare:

Nessuna

Renale:

Nessuna

Gl*(gastrointestinale):

Colite ulcerosa
Cancro del colon
Sindrome dell’intestino irritabile
Morbo di Crohn

Ginecologica:

Disturbi ginecologici

Altro:

Spondiloartropatia:

– spondilite anchilosante
– sindrome di Reiter
– artrite psoriasica
– artrite infiammatoria intestinale
– maiattia di Paget

 

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Sintomi e differenze del dolore nell’arto inferiore

CLAUDICAZIONE VASCOLARE

Descrizione

II dolore* è di solito bilaterale
Nessuna sensazione di bruciore o disestesia

*II dolore associato alia claudicazione vascolare può essere descritto anche come sordo e incessante, crampiforme o come sensazione di stanchezza.

Segni e sintomi associati

Polsi ridotti o assenti
Modificazioni cutanee e di colore nei piedi
Riflessi tendinei profondi nella norma; possono essere assenti nelle persone oltre i 60 anni
Possibile sciatica (ischemia)

Sede

Inizialmente a livello del polpaccio,
ma si può manifestare nei glutei,
nell’anca, nella coscia o nel piede.

Fattori aggravanti

II dolore e costante in tutte le posizioni della colonna;
e procurato dallo sforzo fisico (ad es. camminare);
aumenta salendo le scale o camminando in salita.

Fattori allevianti

Viene alleviato immediatamente mettendosi in piedi immobilie,
sedendosi o mettendosi a riposo (1-5 minuti).

Età colpita

40-60+

Causa

Aterosclerosi nelle arterie periferiche

CLAUDICAZIONE NEUROGENICA

Descrizione

II dolore e di solito bilaterale, ma può essere monolaterale
Sensazione urente e disestesia nella schiena, nei glutei e/o nelle gambe

Segni e sintomi associati

Polsi normali
Buona nutrizione cutanea
Riflessi della caviglia assenti o ridotti
Test di sollevamento della gamba estesa positive
Sciatica

Sede

Zona lombare, glutei, cosce, polpacci, piedi

Fattori aggravanti

Aumenta con l’estensione della colonna, camminando.
E meno doloroso camminare in salita

Fattori allevianti

II dolore diminuisce sedendosi, sdraiandosi, piegandosi in avanti o con esercizi di flessione (può persistere per ore)  

Età colpita

40-60+

Causa

Neoplasia o ascesso
Protrusione discale
Formazione di osteofiti
Ispessimento dei legamenti

NEUROPATIA PERIFERICA 

Descrizione

Dolore, sordo e incessante, con intorpidimento nei piedi (e nelle mani)

Modificazioni motorie, sensoriali e autonomi- che; possono essere presenti sensazione urente, di puntura o pizzicore; estrema sensibilità al tatto (o intorpidimento); debolezza, cadute (piede cadente), atrofia muscolare; infezione, ulcere, cancrena

Segni e sintomi associati

I polsi possono essere alterati a seconda della condizione patologica sottostante (ad es. diabete)
Riflessi tendinei profondi ridotti o assenti
E possibile che sia positivo il test del sollevamento della gamba estesa
Possibile presenza di sciatica

Sede

Piedi e mani con modalità “a guanto”

Fattori aggravanti

Dipende dalla causa sottostante (ad es. livelli incontrollati di glucosio con il diabete; alcolismo progressivo)

Fattori allevianti

Viene alleviato da farmaci antidolorifici e tecniche di rilassamento; con il trattamento delle cause sottostanti

Età colpita

Varia in base alia causa sottostante

Causa

Molteplici: diabete; farmaci; compressione nervosa; tossicità al metallo; deficit nutrizionali; malattie quali I’artrite reumatoide, il lupus sistemico eritematoso, I’AIDS; il cancro, I’ipotiroidismo, I’alcolismo.

SINDROME DELLE GAMBE SENZA RIPOSO

 

Descrizione  

Sensazioni di tipo striscianti o a pelle d’oca nelle gambe;
Contrazioni involontarie dei muscoli del polpaccio che si verificano specialmente di notte
II dolore** può essere forte, e durare alcuni secondi, alcuni minuti, oppure ore.

** II dolore associato con la sindrome delle gambe senza riposo può non essere un dolore vero e proprio, ma essere descritto co- me una necessita frenetica, insopportabile o impellente di muovere le gambe.

Segni e sintomi associati

Disturbi del sonno, parestesie

Sede

Piedi, polpacci e gambe

Fattori aggravanti

Caffeina, gravidanza;
mancanza di ferro

Fattori allevianti

Eliminazione della caffeina;
aumento dell’apporto di ferro;
movimento e attività fisica moderata;
farmaci;
stretching;
idratazione;
calore o freddo.

Età colpita

Variabile

Causa

Causa sconosciuta;
può essere un disturbo del sonno, un disturbo arterioso o un disturbo del sistema nervoso autonomo;
può avvenire in rapporto alia disidratazione o come effetto collaterale di molti farmaci

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