LESIONE OSTEOPATICA

è l’associazione di due o più disfunzioni che limitano la libertà di movimento dl corpo: mobilità articolare , vaso motricità, visceromotricitàè, coduzione nervosa, liquido cerebro spinale.

Questa perdita di mobilità può essere dovuta a:

• Un trauma meccanico:

una caduta o un trauma contusivo al rachide cervicale può causare a vertebra che si blocca meccanicamente su un’altra vertebra.

La vertebra si fissa in una posizione specifica e non torna più indietro. In osteopatia, una lesione traumatica è chiamata lesione monolitica e la lesione è descritta meccanicamente rispetto alla vertebra sottostante.

La descrizione della lesione è sempre la posizione in cui la vertebra è fissata sulla vertebra sottostante. Le strutture che fanno sì che la vertebra rimanga nella posizione lesionale possono differire. Può essere uno spasmo muscolare locale che mantiene la vertebra in posizione lesionale.

Può anche essere una o più faccette articolari bloccate meccanicamente. Quando il disco intervertebrale è danneggiato, anche questo può essere parte del fattore di fissaggio.

• Un gruppo muscolare ipertonico:

quando un segmento vertebrale è ipertonico a causa di un elevato carico afferente dal relativo dermatomo, neurotomo o sclerotomo. Il miotomo del segmento è in uno stato di alto tono muscolare. Questo alto tono muscolare può fissare progressivamente una o più vertebre in posizione lesionale. In osteopatia questa è chiamata lesione di gruppo poiché per lo più sono coinvolte più di due vertebre.

• Cambiamenti nella troficità:

dei tessuti molli circostanti come legamenti, capsule articolari e muscoli. Nel caso della scoliosi, ad esempio, la scoliosi può irrigidirsi a causa delle alterazioni del trofismo e causare la perdita di mobilità di una o più regioni vertebrali. In osteopatia, questo tipo di lesione è anche chiamato lesione di gruppo.

La differenza tra una lesione di gruppo causata dall’afferenza neurologica e da alterazioni del trofismo è che nel caso dell’afferenza neurale tutti i tessuti circostanti (periostio, muscoli, pelle) saranno più o meno dolorosi alla palpazione provocatoria. Non c’è dolore palpatorio nelle lesioni causate da cambiamenti nel trofismo.

• Dolore:

quando muoversi in una certa direzione è molto doloroso, la lesione è chiamata lesione antalgica. In questo caso la causa del dolore può essere un’infiammazione dei tessuti molli o di una faccetta articolare, discite, neurite, infezione o frattura. Se osserviamo la postura di un tale paziente, la postura sarà lontana dall’irritazione.

• Nota:

è importante che l’osteopata distingua tra i diversi tipi di lesioni per intraprendere le azioni appropriate, indirizzare il paziente, trattare con manipolazione, trattare con mobilizzazione, trattare i viscerali ecc.

Le lesioni del rachide cervicale possono non solo causare disturbi e dolore locali, ma possono anche influenzare la funzione degli organi correlati al segmento.
http://www.agopuntura.to.it/wp-content/uploads/2014/03/Atti-AMIAR-2012.pdf#page=37
 
Interessante e in particolare la parte: Approccio osteopatico alle sindromi vertiginose che trovate nell’indice del pdf riassuntivo del convegno:
 
AGOPUNTURA E MNC NELLE PATOLOGIE DEL CAPO E DEGLI ORGANI DI SENSO